A casa mia non ho abbastanza segnalibri carini e devo strappare dei fogli di carta per ricordare il punto in cui sono arrivato a leggere. Ho una specie di sindrome che mi fa cominciare i libri ma non me li fa finire, e così adesso ho nove libri che stanno su una pila e non so se li finirò mai. Il post che dovevo scrivere era su uno di questa specie di segnalibri, che nella fattispecie è un biglietto di un concerto dei Radiohead di dieci anni fa, e, siccome al concerto son già stato, adesso quel biglietto ha il valore della carta da buttare nel macero, tipo di quella carta che il macellaio usa per avvolgerci la carne che perde il sangue. Mi è sembrato una bella cosa dare al biglietto dei radiohead la possibilità di cominciare una seconda vita da segnalibro. E’ come dire a tutti che nella vita c’è sempre una speranza e una possibilità per ricominciare. E’ che a me piace il cinema e allora ogni tanto mi piace pensare queste cose. Insomma, avrei dovuto ma ora non posso. Adesso non mi riesce di parlare di segnalibri perchè stasera sono andato a comprarmi un crescione dalla mia piadinara di fiducia e quando sono entrato sotto il teloncino di plastica per non bagnarmi ho visto che parlava con un signore e ho capito che aveva intenzione di mettere in vendita il baracchino delle piadine. E allora quando il signore se ne è andato l’ho un pò aggredita per sapere se era vero che voleva vendere, e, se era vero, perchè voleva vendere...e che l’avrei ritenuta direttamente responsabile di tutte le cattive piadine che avrei mangiato in un futuro senza di lei. E poi le ho detto anche altre cose che non ricordo. Allora lei ha cominciato a dirmi delle cose che non capivo e che poi ho capito. Non erano tanto belle e dopo un pò, anche se la sua faccia era normale, negli occhi è spuntata dell’acqua salata. Tipo un piccolo mare. Come se uno avesse un mar morto negli occhi. E se te metti un uovo nel mar morto lui sta a galla da quanto sale c’è. Mi ha detto che fin da piccola il suo corpo produce del calcio in più e le si formano delle specie di ossa che non dovrebbero formarsi. E questa volta, l’osso in più, le si è formato dentro la testa. La devono operare e non si sa come andrà a finire. E allora adesso vende tutto. Mi son mancate le parole per dirle delle cose di conforto, tranne in bocca al lupo. Lei ha detto:”Speriamo che il lupo muoia” e ci siamo messi a ridere. Poi mi sono accorto che mentre stendeva le piadine col mattarello mi diceva in qua e in là dei segreti sul come si fa a fare la piadina buona. Come se non mi volesse lasciare a mani vuote, come se mi volesse mettere in grado di farmela da solo la piadina nel caso che non trovassi il degno sostituto. E allora due di questi segreti li condivido anche con voi, ma solo due, che gli altri li tengo per me. Uno è che il lievito va sempre comprato sigillato in piccolissime quantità e l’altro è di usare solo il sale grosso delle saline di Cervia. In questo modo la piadina sarà bella grossa e bella soffice. Ho un bel rapporto con la mia piadinara anche se io sono uno che parla poco. Sono un romagnolo atipico mentre lei è una romagnola tipica e parla anche per me. E poi abita in un posto che a me piace un sacco, ed è vicino a Brisighella, lì dove comincia la salita per monte Mauro. Son posti che faccio in bicicletta e che quindi non posso che amare; è che la mia bicicletta mi fa amare tutti i posti che attraverso con lei, diventano tipo percorsi dell’amore e della bellezza quelli che faccio con la mia bici. E, per dire il feeling che c’è con la mia piadinara, lei da giovane andava in bicicletta e poi quando le sono nati i figli li ha iscritti in una squadra di ciclismo e quando si dovevano allenare, visto che erano piccoli, lei andava a fare i percorsi in bicicletta con loro. E la figlia l’ho anche conosciuta perchè all’inizio faceva le piadine anche lei. Ed era bellissima. Non vi spiego il mio concetto di bellezza ma se vi dico che era bella dovete fidarvi. Io quando parlo di bellezza sono sui generis, del tipo che non mi fido mai dei canoni degli altri ma mi fido solo dei miei. Per me vale quella storia della prima impressione. E’ come se alle cose facessi una foto polaroid e solo di quella mi fidassi. Insomma, questa ragazza aveva il sorriso con la luce e per me questo basta e avanza. Ed era una ragazza romagnola tipica, come sua madre. Parlava sempre e poi in mezzo alle parole ci metteva un sorriso (uso l’imperfetto ma lei è viva e vegeta...è che per me vale solo il tempo dei miei occhi...quello che vedono è il presente e quello che non vedono è il passato o l’imperfetto o forse il futuro, forse). E allora quando andavo lì (e ammetto che nel periodo in cui c’è stata lei andavo con una frequenza che poi non ho più avuto...però la colpa non era mia ma del suo sorriso luminoso)...ecco, sì, dicevo...quando c’era lei io andavo lì e lei mi indicava gli alberi, visto che nel cortile della piadineria c’era un olmo, un pioppo e un gelso che adesso si è seccato. E visto che io amo gli alberi romagnoli ascoltavo molto volentieri quello che raccontava. Eran tutte cose sulle malattie degli alberi e sui tempi di fioritura degli alberi. No, niente, è che in quel periodo, all’università, stava studiando per l’esame di botanica e di alberi se ne intendeva tantissimo. Così io stavo un pò girato verso gli alberi e poi mi voltavo e facevo delle gran bocche di meraviglia per farla ridere, anche se non ce n’era bisogno perchè lei rideva benissimo da sola. Ecco, solo per dire tale madre e tale figlia e che a volte la continuità è una bella cosa.
....Poi ha finito di cucinare il crescione e me lo ha messo in un sacchetto e quando è stato il momento di pagare mi sono accorto che avevo pochi spiccioli e cinquanta euro attaccati. Così mi è rimasto un debito di un euro e le ho promesso che quell’euro lo avrei portato in bicicletta fin su a monte Mauro per saldare il mio debito...e la piadinara si è messa a ridere. Lo so che l’ho tirata un pò lunga ma io non son bravo a dire le cose dirette; l’importante è che si sia capito che questo post è una specie di in bocca al lupo per quella signora lì, quella che fa le piadine buonissime, che va in bicicletta con i figli, che mi dice i segreti delle piadine, che abita in un bellissimo posto in collina che ci si va solo con la jeep e con la panda 4x4 e che ha una figlia con un incredibile sorriso luminoso che conosce vita morte e miracoli degli alberi di Romagna.
Ora è venuto il momento della smematura, simile alla svinatura (che qua in romagna si fa sul finir d’ottobre) e alla maialatura (che qua in romagna si fa sul finire di dicembre).
E niente...se le ricordo tutte, quelle che mi hanno incoscentemente nominato sono le seguenti persone, meravigliose e dai sorrisi luminosi:
Alice (io il libro lo aspetto ma qui non arriva....ehi voi! Comprate L’oro in bocca...quello qui a fianco!),
Desaparecida,
Dressel,
Maricri (che mi dice sempre cose di una tale bellezza che io non so come fare a sdebitarmi...),
Laura,
Guernica,
Inenarrabile (che io starei sempre sul suo blog ad ascoltare la marcia turca e a vedere la signorina che cammina per la strada dove due persone si baciano)...e credo qualche altra persona un pò di tempo fa, anche se poi io, nella mia irresponsabilità, ho lasciato cadere nel dimenticatoio. Un giorno pagherò per tutto questo.
Ho deciso di fondere tutti questi meme in uno solo e di nominare cinque blog che amo parecchio. Lascio fuori per ragioni sentimentali quelli del baracchino (
Baol,
Anja,
Amaracchia,
Desa...che per me sono sempre da primo premio...ma proprio sempre) e le signorine che mi hanno nominato (e anche qui, per
Alice, devo dire qualcosa...insomma, come ha scritto lei, ormai siamo legati quasi indissolubilmente...e niente, sta ragazza la stimo parecchio. Ah, la mail la scrivo...è che volevo metterci dentro anche la recensione di Million dollar baby, forse. Però stavolta mi hai davvero detto una cosa da restarci secco. Per quello che hai scritto di me sul tuo blog non so come ringraziarti. Ci devo pensare su).
Premesso che tutti i blog inseriti nella mia lista qui a fianco hanno un piccolo orticello nel mio cuore (del tipo che lasciare fuori
Artemisia o
La Guressa o
SoY o la
Rimastanza o
Prescia mi sembra un delitto)....ma uff...andate a quel paese!...io non son buono di lasciar fuori la gente...
Insomma i nominati son questi qui:
Categong:
Cate farebbe parte del baracchino solo che ha alzato una spugna, una volta, e basta. E lo ha fatto come puro gesto estetico e senza nessun fine pratico, che poi è una cosa tipica degli architetti. E poi c’ha questa cosa che è la mia blogstar preferita e quindi tendenzialmente le cose gliele perdono anche se mi da del gazzellone amoroso, è anche vero che io le do della fenicottera ma gazzellone amoroso è di una bruttezza unica. Secondo me Cate è come la sirena della polizia, non tanto per il rumore quanto per la luce sfolgorante, che se ti casca negli occhi li devi chiudere per forza. Io non l’ho mica mai vista e non le auguro nemmeno di assomigliare nel fisico a una sirena della polizia però secondo me è così. E poi, sempre secondo me, Cate c’ha la testa che scotta...del tipo che se le metti la mano sopra i capelli ti bruci e la devi togliere. Infatti nei capelli deve mettere delle lozioni con i semi di lino per rinfrescarli. E’ che pensa delle cose fuori del comune, proprio intelligenti, e allora la testa si scalda, però lei c’è abituata. Adesso fa la sirenetta in altri oceani più chic, tipo i social network, e ha lasciato noi poveracci dei blog normali da soli. Secondo me una santa non dovrebbe fare così, ma nella vita si vede anche di peggio.
Alabama:
Cosa volete che vi dica, io quando leggo i suoi post e tipo sono arrivato a metà...o vado in bagno o mi faccio la pipì addosso. E’ che le cose che scrive mi fanno ridere in quel modo che è brutto a vedersi perchè uno perde il controllo di sè e la faccia si deforma e chi entra in quel momento non ti riconosce più. E poi ha una abilità speciale che ogni volta s’inventa un nomignolo nuovo, sempre con la radice Kab, ma sempre diverso ogni volta. E io non ho ancora capito come fa. Tenete conto che vive in mezzo agli jappi, che poi sono i giapponesi, e anche se ci provano non riescono a piegarla nemmeno un pò e, anzi, secondo me è più romana di quando è partita.
Francesca:
Io sulle cose do sempre giudizi a sentimento dove la ragione c’entra poco o nulla. E secondo me Francesca è una persona piena di grazia, e quindi il suo blog è pieno di grazia. E non intendo mica piena di droga come succede nel film Maria full of grace. Intendo proprio la vera grazia, quella che ha un rapporto con la leggerezza delle cose belle. Il suo blog è talmente saturo di bellezza che quasi mi sembra troppa. E’ come entrare in un corridoio pieno di finestre, ed affacciandosi ad ognuna di queste finestre si riscopre un pezzo della propria vita (almeno questo vale per me...). E chi mi parla con amore dell’affinità elettiva tra Hisaishi, Kitano e Miyazaki mi sbrindella il cuore (a questi tre signori qui sono sensibilissimo).
Fedesottovuoto:
Se c’è una cosa che mi fa restare a bocca aperta su questo mondo è la leggerezza. E Federica, che poi è la signorina che disegna i fumettisottovuoto, ha questo dono nella mano. Io per fumetti intendo solo Charlie Brown e Mafalda, con loro son cresciuto e loro sono i miei unici amori. E per me, Schulz e Quino, sono delle persone che avevano della genialità nelle mani. E c’era anche della poesia nelle loro mani. Di un fumetto non mi interessa nè la verosimiglianza, nè il colore, nè la patinatura...Pretendo solo la leggerezza...e Fede ce l’ha.
Lb:
Perchè è la Carrie Bradshaw dei blog. Perchè mi fa ridere, mi piace il modo in cui affronta la vita, perchè le sfilo le canzoni dalla playlist...E se fosse per me le farei assegnare di diritto una goldcard per entrare a qualsiasi evento mondano, artistico o di che cavolo di natura sia. E poi, sempre se fosse per me, farei capire a quei signori che fanno le scarpe, tipo manolo Blahnik (se esiste), o le borse di muflone (tipo Gucci) che è nel loro interesse far arrivare ad Lb, comodamente a casa, le loro collezioni. Poi lei darebbe alle scarpe e alle borse il loro bel risalto negli eventi mondani e questa gente qui avrebbe tutto il loro ritorno. Ah, mi dimenticavo che la goldcard include la possibilità di accedere ai camerini delle star, così da riuscire a fare le interviste a sangue caldo.
(Ho cercato di comprare il suo libro per mail senza risultati; ora tenterò con Ibs...fatelo anche voi!)
E il premio della critica va a
Madd, che non scrive facile perchè scrive fiabe per orchi...e scrive così denso che ogni volta mi invischio nelle sue parole. Ma sa scrivere, e nel suo vocabolario ce ne stanno dieci dei miei.
p.s.
Ci sono blog che leggo ma che non hanno bisogno della mia segnalazione. Però, per chi non ci sia mai passato, segnalo:
Chinasky,
Elena,
Eiochemipensavo,
Bloggointestinale,
Ninna (in particolar modo quando canta) e altri che vi segnalerò quando mi verranno in mente.