martedì 18 settembre 2007

E Praga ha preso fuoco (1)

La volta che mi sono sentito per davvero un ragazzo dell’Europa é stato quando a Praga c’era il concerto degli u2, e io non sono entrato. Che c’era il concerto degli u2 a Praga, quella sera, lo sapevano anche i pesci della Moldava ma io no. E ad un certo punto il sole é quasi cascato dal cielo e all’orizzonte é rimasta solo una striscia arancione. E Praga ha preso fuoco. Le guglie di Mala Strana si sono incendiate e la gente che le guardava si metteva gli occhiali da sole per non bruciarsi le pupille. Io ero uscito senza gli occhiali neri per fare vedere i miei occhi alle ragazze di Praga, e ora non sapevo come fare. Che il mio amico rideva come un matto e si metteva i ray-ban dei chips sulla punta del naso per ostentarli. Allora mi son fatto una visiera con le mani alla meno peggio e ho cercato di farmi largo in quella luce arancione che bruciava tutto. E mentre me ne stavo lì che incespicavo nei sassi e nella gente, che parevo un cieco, pensavo ai miei occhiali sul comodino e ad una delle poesie più belle di Hikmet che poi é L’ora di Praga. E adesso ve ne scrivo un pezzettino:


In questo minuto, in questo istante
a Praga nessuno ha mentito
In questo minuto, in questo istante
le donne hanno partorito
senza doglie
E in tutte le strade
non é passata una sola bara.
.......
In questo minuto, in questo istante
Vastlav è sceso dal suo cavallo di bronzo
s’è mescolato alla folla
come uno sconosciuto
In questo minuto, in questo istante
mi amavi, mio amore,
come non hai mai amato nessuno
In questo momento, in questo istante
il freddo soleggiato, sincero,
il freddo è rosa pallido
il freddo è celeste cielo


E visto che procedevo a testa bassa con gli occhi di un cinese ho solo tirato una rapida occhiata a Vastlav, veloce come veloce si guarda il sole. E’ che alle mie pupille ci tengo e Praga era così bella in quei giorni che finire proprio lì, in quel momento, di vederla mi sembrava un delitto. E Vastlav c’era ancora, con tutto il suo cavallo, entrambi avvolti in una luce assurda che a fissarli ho sentito prima una ferita agli occhi e poi alla testa. E mi son detto che davvero, questa volta, era andato tutto a putta*e. E ho continuato a procedere a tastoni ancor più di prima. E toccavo tutto quello che non dovevo toccare: mi capitavano cose strane tra le mani perché avevo le pupille ferite e non potevo farci niente. Se ci finiva una spalla o un braccio di una ragazza, sulla mia mano, ancora ancora. Ma poteva capitare che ci finisse pure altro. E allora si spaventavano e si mettevano in testa che volessi aggredirle. Ma io mica aggredisco nessuno, perché sono una persona mite e non faccio di queste cose. Solo che vaglielo a spiegare a delle ragazze di Praga che sono buono come il pane; quelle non capiscono. Volevo tornarmene a casa in santa pace e riprendere a vedere piano piano, sdraiato sul letto fissando il soffitto. E’ chiedere tanto? Ad un dato momento la mia mano é finita dentro la sporta di una vecchiarella e qua é successo il finimondo. Io ho sentito che aveva comprato il latte e un altro pò di cose ma mica volevo prendermele. Le volevo solo tastare un pò, per capire dove mi trovavo. Non sono un bastardo che va a Praga per rubare la spesa della gente. Non ho pianto giusto perché non volevo rovinarmi la reputazione con le ragazze che erano lì intorno. Giusto questo mi ha impedito di piangere. E’ che io in certi momenti so essere un ragazzo forte che non si piega alle avversità. Mi sono seduto sulle lastre del marciapiede, così, per far passare il tempo. E le lastre bollivano perché era agosto e dietro di me c’era un ristorantino e sulla lavagna del menù turistico ti dicevano che la loro specialità era il ginocchio di maiale. Che qui a Praga ci san davvero fare con quella parte del maiale che chiamasi ginocchio. Poi non lo so, la luce è scomparsa e Praga s’è spenta così come s’era accesa. Prima ho cominciato a vedere i piedi delle donne che calpestavano l’asfalto ed erano piedi bellissimi. Anche le caviglie erano bellissime, e pure i polpacci. Tutte avevano sandali carini, di tutti i tipi. Che i sandali delle praghesi si riconoscevano subito perché non erano veri sandali capitalisti. E adesso che ci penso non c’erano nemmeno tante infradito in giro. Parlo di dieci anni fa, eh. E poi ho alzato la testa e ho visto che le donne ai polpacci avevano attaccata proprio tutto il resto della gamba, e poi c’era anche il bacino, bellissimo pure lui, e la pancia e su, su, fino alle facce delle donne. Che le facce delle donne erano ancora un pò arancioni. Ed erano assurde per quanto ti lasciavano a bocca aperta. Era un’assurdità bella e la bocca era aperta di stupore. Che non avrei mai smesso di fissare quelle facce. E in ogni faccia c’erano due occhi che venivano fuori in un modo da non crederci con quel pò di luce arancione. Ed erano occhi bellissimi. Ma non scherzo quando dico bellissimi, credetemi sulla parola. E dopo aver scrutato tutte le donne che passavano per quel pezzo di strada mi sono alzato e il mio amico mi ha fatto vedere che eravamo quasi al Ponte Carlo. Che il ponte Carlo é un ponte fi*o perché c'ha le statue sulle sponde, e se le guardi da lontano sembrano statue d'oro da quanto s'incendiano quando c'é il sole.

38 commenti:

Anonimo ha detto...

ricambio la visita.
ganza Praga.
ciao!

Anonimo ha detto...

ma sai come diceva il saggio: "C'e' chi si mette degli occhiali da sole per avere piu' carisma e sintomatico mistero" e tu non ne hai bisogno mi sembra...
^___^

PS
a me questa storia degli as*erischi non e' che mi convinca molto.

kabalino ha detto...

@zenzerina: sì, sì...ganzissima

@alabama: mi sa che questo saggio lo conosco pure io...ed é uno che la sa lunga. Sì, va bhé, ma il racconto é un pò surreale, che poi ho fuso insieme episodi di luoghi diversi...quello della vecchietta mi é successo a Port Grimaud quando ero un ragazzino...che quando si é giovani, a volte, gli ormoni tagliano le comunicazioni col cervello...e per fare solpo su una ragazzina mi mangiavo un'arancia e infilavo i resti nella sporta della spesa delle signore...e una se n'é accorta e mi ha fatto fare la figura del fesso in mezzo al mercatino.

SunOfYork ha detto...

Praga è una città dove non sopravvive niente di quaranta anni di guerra fredda: nessuna falce e martello, statua, monumento ricorda ciò che era fino a quindici anni fa.
Una rimozione sfrontata.

Ripulita dal grigiore brezneviano, Praga splende nei suoi palazzi barocchi e liberty pieni di turisti più o meno sessuali e appare piccola, misteriosa e decadente nonostante gli sforzi di mostrare un’economia in espansione.
:-)
l'ho ascoltata mentre leggevo il tuo post.
se non la conosci, te la consiglio
SoY

Baol ha detto...

E tu a guardare cotanta bellezza come al pane ci sei diventato davvero...come al pane di 5 giorni... :D


Torna ora a Praga, tanto ormai se non ti sei bruciato le pupille con la bellezza dei blogger, l'incendio crepuscolare di Praga non ti fa più niente!

ciaooooo

Tazzozza ha detto...

e vaiiiiiiii sono entrato!!!!
io odio la gente con gli occhiali da sole,gli occhi dicono molte cose è un peccato coprirli!a me piace scrutarli,il taglio,l'iridiscenza la luminosità..fisso la gente e resto imbambolato e quando se ne accorgono mi fanno i gestacci!

ALittaM ha detto...

Bellissimo racconto. Non sono mai stata a Praga ma è una città che desidero tanto visitare!

Apprezzo la citazione della Nannini all'inizio ;-)

kabalino ha detto...

@alabama: gli asterischi mi servono come il pane perché mi hanno insegnato a non dire le parolacce e le devo censurare :-)

@soy: tra poco l'ascolterò...grazie del consiglio. Comunque ho già letto il testo...e questa cosa dell'assurdità ricorre...:-)

@baol: qui in romagna, con il pane di 5 giorni, ci facciamo i passattelli...che con il brodo di cappone sono la roba più buona che io possa immaginare nella mia testa. E per farli, il pane di 5 giorni va grattugiato bene bene.......ma bene, eh. Che alla fine non ci deve più rimanere pane di 5 giorni.
Effettivamente questi bloggers belli belli in modo assurdo (la definizione é made in Cate) mi hanno vaccinato le pupille. Solo che pure Praga é cambiata...me l'hanno sbiancata quei maledetti...

@tazzozza: Oh! era ora...vedi che il mio blog ha sempre le porte aperte...sto mandando il jingle che il commento é intelligente ;-)
Comunque pure a me fanno i gestacci...

kabalino ha detto...

@Ale: mi sa che ho fatto una citazione involontaria della nannini...Praga c'ha il suo fascino, niente da dire...ma prima ci vai meglio é...che la stan facendo cambiare alla velocità della luce.

Amaracchia ha detto...

E Praga ha preso fuoco a casa mia, e Praga a fuoco è mia mia mia, e tutto il vicinatodeibloggers-ers-ers si mette gli occhiali da so-le-le-le e brucia le sue pupille per me!

kabalino ha detto...

@amaracchia: ma con che cosa lo correggi il caffé la mattina?...é che son curioso di sapere cosa ci finisce dentro al caffé di un'imperatrice...(cmq io mi son messo degli occhiali da saldatore, vedi mai...)t

Amaracchia ha detto...

La verità è che io non bevo caffè e per giunta sono anche tanto astemia.Tutta verve naturale per conquistare il jingle del commento intelligente.

Anonimo ha detto...

Oggi ti regalo la mia poesia di Hikmet preferita:

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.

Amaracchia ha detto...

Certo che con il commentone di guressa dopo posso dedurre che sono davvero l'elemento di disturbo qui dentro.

Viva la revolucion!Hasta la victoria siempre!

Kabalino quando mi bannerai ti capirò prima di trucidarti col raggio missile che ti lancerò qui dalla città dell'imperatrice.

kabalino ha detto...

@amaracchia: non far la vittima che lo sai che per te ho sempre acceso il commento del jingle intelligente...e poi "Quando la musica diventa tangibile niente può fermarla..." :-)

@guressa: grazie apprezzo tantissimo; se devo dire qual'é la mia preferita di Hikmet mi sa che dico Prima che bruci Parigi (e il racconto un pò nasce da qui)...é che di solito guardo con sospetto i poeti che parlano d'amore ma a lui non resisto.

kabalino ha detto...

@guressa: cmq questa é bella davvero e la ricordo bene...e se non sbaglio c'era la doppia idea dell'esilio...della lontananza dalla turchia e dalla moglie...(ma forse mi confondo)

Anonimo ha detto...

Kabalino, amo la poesia ma non sono proprio una specialista di Hikmet, cmq, si, mi pare che il riferimento fosse quello.
P.S.: non intendevo creare gelosie fra le blog fans di Kabalino, non ve n'é ragione :-)

Amaracchia ha detto...

Guressa, cercherò di controllarmi :)

kabalino ha detto...

nessuna gelosia...é che qui siamo un gruppo di bloggers belli belli in modo assurdo...ognuno bello in modo diverso...ma comunque bello.
Che sui bloggers si dicono tante cose, ma la verità é che siamo proprio belli :-)

Anonimo ha detto...

Praga è proprio bella! Ci sono stata un mese fa! Uh, che nostalgia!!

Baol ha detto...

Ueilà...anche la mit-ile qui...sta arrivando il meglio adesso (così magari mi faccio perdonare amaracchia e tazzozza...per non parlare di vipera)

Caro kabalino...quindi con la tua risposta al mio commento tu mi vuoi far intendere che a Praga quando diventavi come il pane che ha 5 giornate sulle spalle rischiavi che ti grattugiavano bene bene bene e con te ci facessero i passatelli quelli buoni?
Potrebbe essere....

kabalino ha detto...

@mit: pure io c'ho un debole per praga ma me la stan rovinando...15 anni fa era una meraviglia...giuro.

@baol: see...di sto passo non riuscirò mai a risarcire il debito, mica verrai a pignorarmi la bici?
I passatelli con me il cacc*io! Volevo dire che la similitudine era inappropriata...come immagine dovevi scegliere qualche cosa impossibile da grattugiare...

Amaracchia ha detto...

Ma baol veramente kabalino è venuto da me e io ho ricambiato la gentilezza inondandolo di onsense che lui, amichevolmente, accoglie e ricambia....non devi fare pubblicità così cattiva a me e a Taz.

kabalino ha detto...

Ah! perché le cose che ci diciamo sono nonsense? io pensavo il contrario...

Amaracchia ha detto...

Non sense per i blogger che si professano seri e cercano consensi, ma io te e taz lo sappiamo che l'unica verità è la nostra, ci mancherebbe...

kabalino ha detto...

grazie Amaracchia, e poi un blogger che si professa serio e cerca consensi pare un politico...e che Il Signore me ne scampi!

Amaracchia ha detto...

sapessi quanti cadono nel tranello del consenso a tutti i costi, sapessi kabalaus...
Creiamo un vDay per i bloggers?
:D

kabalino ha detto...

Dici che avrei dovuto essere più carino con James Blunt?
Se proprio la devo dire ti dico che, secondo me, dovremmo vivere nell'anonimato che meno consensi di così non li si può prendere...che le rivoluzioni più potenti e durature sono quelle che arrivano dal basso, piano piano, che uno non se ne accorge nemmeno...ma che quando cominciano a salire tu non ci puoi più fare niente...

Amaracchia ha detto...

Se ti va dico la mia: io credo che il mondo dei blog sia diventato pericoloso da quando ha toccato picchi di autoreferenzialità molto evidenti.All'epoca d'oro si viveva di piccoli pezzi di vita, commenti essenziali o goliardici. Ora si tende all'autoesaltazione, a parte poi il piccolo particolare che tutti ci si sente scrittori, autori e poeti.
Teniamoci le nostre piccole virtù kabalaus, le nostre evidenti mancanze e uccidiamo la politica del link.

Ops scusa, non ti andava di sentire la mia opinione?Hai fatto una faccia! :P
E' la febbre...la febbre...

kabalino ha detto...

sì, ma io ti dico che hai ragione... però...io non ci resisto, ogni tanto mi vien da scrivere dei raccontini o peggio...e alla fine li posto...mi devo disintossicare?

Amaracchia ha detto...

No no, era proprio per quello che ti dicevo di tenerti strette le tue virtù, perchè rendono il tutto più genuino.
Tanto poi quando comincerai a scrivere per il consenso si capirà :o)

Tazzozza ha detto...

amracchia 4 president!!
voi blogger di professione siete malati...
aboliamo il Linkaggio...
e come di ce grillo v*lo

Amaracchia ha detto...

E poi cmq non si è mai troppo duri con Giacomone Blunt, ma che capelli si è fatto nel nuovo video???Leccata di mucca?????

kabalino ha detto...

@Amaracchia&Tazz: io sono così puro che non so nemmeno che James Blunt abbia fatto un video nuovo...e cmq la leccata di mucca fa tanto bravo ragazzo, che, se poi, non piaci alla figlia tanto é la madre che ti vuole come genero. E cercherò di tenere immacolate le mie virtù perché una volta che si perdono.....ma i blogger di professione di che vivono? E quando hai ottenuto un link in più che te ne fai? Qua c'é la gente che mendica link...Mah...

Amaracchia ha detto...

Secondo me con 10 link caffettiera, 20 link tostapane, 30link cellulare nokia, 40 link impianto dolby surround, 50 link più 40 commenti a post pubblicazione con scritto misto o einaudio feltrinelli, a seconda che uno sia personalità confusa, melissa p o benni.

kabalino ha detto...

secondo me in questa lista di premi ci manca la poltrona massaggiante, che non manca mai nelle liste di premi (perché nessuno le compra e hanno i magazzini pieni di poltrone massaggianti)...e a me serve il tostapane nuovo perché il mio diventa incandescente e fa saltare il salvavita. Come faccio a sapere se ho 20 link?

Amaracchia ha detto...

Secondo me è il signor blogspot che ti viene a citofonare con tanto di banda zumpa-zumpa e ti consegna il regalo.
E poi l'immancabile de filippis col suo baritonale: "gingol!"

kabalino ha detto...

Bello! mi mandano anche il gingol!
Ma io non ci credo mica che il signor Blogspot si scomodi per un tostapane...